Archivio mensile 31 January 2023

Katzenjammer del 30 gennaio 2023

Scaletta di Katzenjamemr del 30 gennaio 2023

Miley Cyrus – Flowers

SZA – Kill Bill

Noel Gallagher’s High Flying Birds – Easy Now

The Beatles – Come Together

The National – Tropic Morning News

Linkin Park – Numb

BLANCO – L’Isola Delle Rose

Nirvana – The Man Who Sold The World

Lo Stato Sociale, Vasco Brondi – Fottuti per sempre

Baustelle – Contro il mondo

Pet Shop Boys – Always on My Mind

Alice Cooper – Poison

Tosca – Suzuki

Kruder & Dorfmeister – King Size

Massive Attack – Angel

Ovindoli 2023

La prima volta sulla neve del 2023! E a quanto pare il giorno è stato scelto insieme a tutta la città di Roma, l’hinterland metropolitano, la provincia, parte della regione Lazio, Umbria, Campania e anche Abruzzo. Si perchè a Ovindoli domenica 29 Gennaio 2023 c’era mezzo mondo. 

File per parcheggiare, file per lo skilift, file per mangiare, file per andare al bagno, file per la navetta. file file file. Ma la giornata era bellissima, il sole meraviglioso e anche le discese, tutto sommato, non sono state male anche visto che l’anno scorso ho sciato solo una o due volte. Abbiamo anche fatto degli incontri di livello come ex colleghe e Renato di City Beach, che uno lo sa che Renato sta sulle piste a Ovindoli, ma incontrarlo in una giornata con 6milioni di persone non era cosa facile.

E grazie per il caffè offerto ! 

Tenerife 2023

Sembra che sia un anno pieno solo di viaggi in cui non lavoro mai e faccio la bella vita dei VIP. Le cose sono diverse, diciamo che ho preso meno ferie sotto Natale e le ho prese poco dopo, ma diciamo anche che sono stato ad un evento aziendale e l’evento in questione s’è svolto all’isola di Tenerife facente parte dell’arcipelago delle Canarie.

Nessuna delle opinioni di questo post ha a che vedere con l’evento aziendale, con le scelte o le strategie della mia azienda. Primo perché non vi interessa (a meno che non siate interessati ad una piattaforma innovativa di gestione delle spese e siate una medio/grande azienda, in quel caso allora contattatemi che vi giro al reparto vendite) secondo perché non si fa e poi non c’entra nulla con questo sito. 

Parliamo quindi di Tenerife, isola delle Canarie che il 20 gennaio fanno 20-24 gradi, si gira in maglietta e pantaloncini e al massimo la sera una giacchetta. Il tutto mentre in Italia imperversava il gelo, la pioggia, la neve, il ghiaccio e la nebbia. Il clima è sempre mite, tutto l’anno senza grandi escursioni e a Gennaio portarsi un giaccone invernale è una cosa poco utile, oltre che controproducente rispetto al bagaglio da 10Kg delle compagnie economiche. A Tenerife c’è un vulcano, che è pure alto parecchio e potete andarci a fare il trekking…. questo ovviamente se vi piace il trekking, il freddo, la notte, i rovi e la fatica. Che poi la vista all’alba del Teide, il nome del vulcano, è bellissima ma questo me lo dice chi l’ha fatto, io neanche con le gambe tue l’avrei fatto e infatti son rimasto giù, al mare principalmente a fare Surf a Los Cristianos.

Los Cristianos, insieme a Las Americas, sono i due posti più turistico commerciali che ho visto dell’isola. Dubito ci sia ancora di peggio, ma è lì che si incontra tutto quello che pensate di una località di mare: miliardi di bar e pub, club, night club, paccottiglia di souvenir, inglesi ubriachi, italiani pregiudicati, bellissime donne, surfisti, pischelli rumorosi e quant’altro. Tipo Ibizia a Agosto (che manco ci sono mai stato), tipo Lloret de Mar nel 2000 o Rimini prima di Mani pulite. Aggiungete una sovrabbondanza di Inglesi in vacanza, di anziani che ci passano la vita quando sono in pensione, di Italiani che hanno aperto un attività piccina, tipicamente ristoranti o surf club, e il quadro sarà completo. 

Poi intorno ci sono parecchi paesini molto meno turistici, ma anche meno vivi, dove i pensionati di tutto il mondo hanno comprato case e, complice il clima, passano pacate e calme giornate anche a prezzi più ragionevoli delle su citate Los Cristianos e Las Americas. 

Si, ma che hai fatto a Tenerife?

Partiti mercoledì mattina alle 8:25, siamo arrivati al bellissimo Resort Gran Melià a Tenerife: uno di quegli alberghi dove è tutto così bello che è poi dici “che bello! troppo bello!!”  E poi si, odi il capitalismo, lo spreco, l’iper lusso sfrenato ma il mega letto, il bagno con doccia e vasca, le ciabattine, gli spazzolini in ogni bagno, la piscina più grande d’Europa non possono lasciarti indifferente. Abbiamo fatto delle attività divertenti, tra cui una specie di caccia al tesoro per tutto un paese in montagna. E poi altre cose di lavoro che non vi interessano.

Ma le belle cose finiscono, quindi venerdì alla fine dell’evento aziendale, sono andato verso il mio modesto ma grazioso appartamentino preso su AirBnb. Ho affittato una macchina e, nei giorni seguenti, ho surfato, bevuto, mangiato e risurfato. Ed è stato bello bello.

Grazie a tutti i colleghi e amici. Sia quelli dei quali, molto poco probabilmente, ricorderò il loro nome, sia quelli che conosco meglio.

 

Gran Melià Palacio de Isoara, Hotel

BnB ad Alcalà

Cofradia El Mirador se siete ad Alcalà, c’è questo posticino di cucina di famiglia, rustica e buona

Blackstone surf center per affittare il surf, oppure per fare lezione

Taberna Vasca Txupinazo un posto “basco” dove si mangia bene, ma non è che brilla per qualcosa. Magari provate altro e la cucina Basca la provate nei paesi Baschi…

Katzenjammer del 23 gennaio 2023

Scaletta della puntata di Katzenjammer del 23 gennaio 2023

Waypoint, Antigoni, goddard. – Never Gonna Love
Ghost Woman – The End of a Gun – Single Edit
The Smashing Pumpkins – Beyond the Vale
Obituary – My Will to Live
PJ Harvey – Memphis
Donots – Hey Ralph
Epoque, DAVINHOR – Mama
CLAVDIO – Freccia
Maroon 5 – Maps
Rudimenta, Ella Eyre – Waiting All Night
Crystal Castles – Vanished
The Lumineers – Ho Hey
Gotye Kimbra – Somebody That I Used To Know
The Black Keys – Little Black Submarines
Razorlight – America
Kings of Leon – Sex on Fire
The Kooks – Naive

Katzenjammer del 16 gennaio 2023

Playlist della puntata del 16 gennaio 2023

venbee, goddard. – messy in heaven
Iggy Pop – Comments
Weezer – Dark Enough to See the Stars
Confine – Homo Inhabilis
The Afghan Whigs – See and Don’t See
Fury In The Slaughterhouse – Better Times Will Come
Caffellatte – Bambina
Colapesce, Dimartino – Cose da pazzi
Pinguini Tattici Nucleari – Forse
Fulminacci – Tutto inutile
Bruno Mars – Locked out of Heaven
Florence + The Machine, Calvin Harris – Spectrum (Say My Name)
Grimes – Oblivion
Of Monsters and Men – Little Talks
fun., Janelle Moná – We Are Young
The smashing pumpkins – Bullet with butterfly Wings

Giordania 2023

Viaggio in Giordania, ufficialmente Regno hascemita di Giordania. Ci sono andati tutti, c’è andata mia madre (che fa categoria a sé), ci vanno gli influencer, i finti influencer, i wannabee, e quindi andiamo a vedere che ci sta in questo paese che conta 10 milioni di abitanti. 

La Giordania è un bel posto, il deserto è bellissimo e occupa gran parte del paese da sud fino ad Amman, capitale della nazione e città alquanto caotica e diversa dal resto. C’è un senso di sicurezza e accoglienza come in pochi paesi: è molto più pericoloso prendere la metro a Roma. C’è del turismo ma a Gennaio è bassissima stagione per cui anche arrivare a Petra (che è il posto per cui ci va il 99% dei turisti), non è come stare a in piazza S.Marco a Venezia con 300mila turisti. Certo è freschino, direi anche freddo, ma è anche normale che a Gennaio faccia freddo. Si mangia molto bene, con piatti tipici della cucina araba: felafel, hummus, pane arabo, pollo, spezzatini vari di pecora, manzo e molte verdure del luogo che sono buonissime e super saporite (i pomodori sono spettacolari!). 

La storia racconta di un posto di passaggio, di scambi, di merci e di carovane. Di dominazioni e fortezze. Di povertà, di possibilità e di grandissima dignità. È economica la Giordania? Si e no… mangiare si mangia anche con 3 euro, ma il Dinaro Giordano è forte (a gennaio 2023, un dinaro stà a circa 1,40 euro, ed è stato anche più forte nel passato) e alcune cose si pagano, per esempio l’affitto dell’auto. Però ci sono anche dei servizi meravigliosi come il Jordan Pass che si compra prima e dà diritto all’entrata in tutti i siti archeologici, oltre a fornire anche il visto d’entrata nel paese.  Cose che in Italia sarebbero impensabili…

Che giro abbiamo fatto?

Che giro abbiamo fatto? Siamo atterrati a Aqaba, località famosa per le immersioni nel mar rosso, abbiamo affittato una macchina, visitato e dormito nel deserto del Wadi Rum, visto Petra, Karak con il suo castello, fatto la muffa al resort sul Mar Morto, visto la città di Madaba con i suoi mosaici e infine una veloce visita ad Amman e ripartenza.

Guarda le foto! E poi sotto c’è anche il diario di viaggio che merita una letta.

Diario di viaggio della Giordania 2023

Giorno 1

Arrivo ad Aqaba e sistemazione all’albergo Taj Hotel con passeggiata sul lungomare, castello, bandierone e visione del sito di ayala. Cena a Al Mohandes Cafeteria: hummus con le noci e altra frutta secca, felafel e the

Giorno 2

In macchina fino al deserto del Wadi Rum e visita organizzata con il  Wild wadi rum tour. Nel deserto visita a Lorenz spring, duna di sabbia, canyon, archi di roccia, fungo di roccia, iscrizioni. Pranzo nel deserto con zuppone di verdure patate e cipolle fatto da Ali. Cena nel campo con riunione di beduini che parlavano, in arabo tra loro, di questioni del campo oppure di Henry e Megan (ma forse più la prima). Poi notte in tenda, che fa freddo ma freddo freddo e bisogna dormire tutti completamente sotto le coperte

Giorno 3

Colazione con biscotti al sesamo e ripartenza dal campo. Pausa nel mezzo del deserto per scambio della lista spesa tra pickup e poi verso Petra. Sistemazione in hotel Town Season hotel e acquisto di 2 shawarma al pollo e patate fritte con salsa all’aglio. Visita a Petra dall’ingresso principale fino al palazzo della fanciulla e ritorno (3 ore e mezza e non abbiamo fatto le tombe ma le abbiamo viste da sotto). Svenimento in hotel

 

Giorno 4

Visita alla Piccola Petra poi da lì abbiamo preso lo shuttle Pick up per arrivare fino al Monastero, strada da dietro che è lunga e faticosa, ma meno che farsi gli scalini da sotto. Qui la scena di migliore unione tra tradizione e modernità è il tizio sull’asino che con la cassa bluethoot attaccata all’asino stesso, ascolta Gangsta’s Paradise a tutto volume. Per riprendere la macchina abbiamo preso un passaggio da due tizi “caratteristici” che ci hanno caricato abbusivamente su una jeep sgangherata, si sono fermati a metà strada a prendere un non ben identificato pacchetto (che era identificato e come dai…) e poi ritorno in albergo. Cena al ristorante Sajiat Al Janoob che è buono ma buono buono buono!! Consigliati i due piatti a base di pollo. Al ristorante abbiamo chiacchierati con signora anzianotta americana che viaggiava da sola, lei era probabilmente ebrea, visto che era venuta a Israele per un barmiztwa e poi s’è detta “ma dopo tutta sta strada ora prendo e riparto per l’america? Mi pare una cazzata” e così era passata in giordania a vedere il posto e ci ha consigliato la visita a Madaba.

Giorno 5

Guidato fino al castello Al Karak. Pranzo con zuppa di lenticchie e felafel al chioschino davanti l’entrata del castello dove il bimbo c’ha regalato una piccola bandiera-sciarpa giordana. Visita al castello, che è molto grande e visita al museo. Acquisto cartoline (speriamo che arrivino), scrittura delle stesse e the. Viaggio fino al Mar Morto per sistemazione al resort Movenpick, siamo passati  attraverso la landa della verdura, infine serata con cena in albergo e svacco in camera.

Giorno 6

Ultimo giorno, guidato fino a Madaba con passaggio al monte dove Mosè ha visto la terra promessa. Visita a Madaba: chiesa, casa bruciata, chiesa degli apostoli. Pranzo frugale al chioschetto con felafel e hummus e signore che aveva viaggiato 5 volte negli usa e 7 in Canada e nipote a Napoli e proprietario del chioschetto che dorme appoggiato al bancone stesso. Poi visita alla cittadella di Amman e volo per il ritorno

 

Link utili

Jordan Pass per visitare tutti i posti

Taj Hotel hotel a Aqaba

Al Mohandes Cafeteria ad Aqaba, un posto per mangiare a pochissimo

Wild wadi rum tour Tour organizzato nel deserto

Town Season hotel hotel a Petra, personale gentilissimo, ottima sistemazione

Sajiat Al Janoob ristorante a Petra

Movenpick Mar Morto hotel sul mar morto

Katzenjammer del 2 gennaio 203

Scaletta di Katzenjammer del 2 gennaio 2023

Taylor Swift – Anti-Hero
Massive Attack – Spying Glass
Daniele Silvestri – Aria
Billie Eilish – bad guy
Korn – Falling Away from Me
Willie Peyote – Prima
Pixies – Where Is My Mind?
The Afghan Whigs – Every Little Thing She Does Is Magic
Children Of Bodom – Oops!…I Did It Again
Disturbed – The Sound of Silence
Johnny Cash – Hurt
José Feliciano, Ewan McGregor ,Jacek Koman – El Tango De Roxanne
A Perfect Circle – Imagine
LM.ORG, Björk, Guðmundsdóttir, Robert Smit – Hidden Place Into A Forest
Paolo Conte – Via con me

Capodanno e dintorni

Il 30 dicembre 2022 sono andato a vedere “Incanto di luci” un’installazione artistica all’orto botanico di Roma che ha sicuramente il bene di farti andare all’orto botanico. Del resto quando ci vai all’orto botanico? E sopratutto perché qualcuno dovrebbe andare all’orto botanico?
L’installazione d’arte è bella, suggestiva, ben fatta e ben organizzata. Anche se l’affluenza è grande, la fila scorre e permette di vedere tutto. Con l’occhio dell’uomo distruttivo, cinico e disincantato le obiezioni potrebbero essere facili: “Ma è una cosa solo per fare le foto….” “Che sono ste mostre per Instagram?!” “Si vabbè, alla fine hanno messo solo due luci su un prato…” e forse sarebbe anche vero, del resto in parte mi ha ricordato la mostra “Amore” al chiostro del Bramante di qualche anno fa, ma bisogna anche dire che un poco di mostre diverse, senza che per forza ci sia il capolavoro del Caravaggio al centro dell’esposizione, ci stanno bene e chi se ne frega delle famiglie con i passegini che ti staccano le caviglie o delle coppie di pischelli che si fanno le foto sotto ad un cuore al neon.

Piccola nota di colore la promozione della Martini con il lancio del drink Martini Fiero una bevanda con Martini, erbe aromatiche e arance maturate al sole. Un drink che ha un retrogusto così cattivo che toglie tutto l’incanto di luci, toglie l’incanto e, a volte, anche la voglia di vivere. Magari il palato non è pronto per questi gusti. Oppure è proprio una zozzeria

 

La bibita Martini Fiero offerta durante la mostra

 

Poi il 31 un capodanno con cena, discorso del presidente, una lotta all’arma bianca tra il capodanno della Rai e quello di Mediaset e giochi vari per concludere la serata con ritorno alle ore 5, non male direi.