
Katzenjammer del 27 novembre 2023
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Playlist del 27 novembre 2023
Jack Harlow – Lovin On Me
Fulminacci, Pinguini Tattici Nucleari – Puoi
Morgan, Pasquale Panella – Sì, certo l’amore
The Rolling Stones, Purple Disco Machine – Mess It Up
Escape The Curfew – Devil’s Advocate
Green Day – Look Ma, No Brains!
CCCP – Fedeli Alla Linea – Live In Pankow
Eugenio In Via Di Gioia – Stormi
Iosonouncane – Stormi
Depeche Mode – Precious
La Crus, Carmen Consoli – Io Confesso
Yeah Yeah Yeahs – Heads Will Roll
Elisa – Quando Nevica
Mumford & Sons – Winter Winds
Portishead – Sour Times
Massive Attack, Tracey Thorn – Protection

Katzenjammer del 20 Novembre
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Playlist del 20 Novembre
Tate McRae – greedy
La Municipàl – Le hit estive
blink-182 – YOU DON’T KNOW WHAT YOU’VE GOT
Future Islands – The Tower
Green Day – The American Dream Is Killing Me
Calcutta – Tutti
Noah Kahan, Hozier – Northern Attitude
The Zen Circus – L’anima non conta
mehro – exploding
The Police – Roxanne
Violent Femmes – Blister In The Sun
Kaiser Chiefs – I Predict A Riot
Dirty Honey – When I’m Gone
Margherita Vicario – Magia
Appino – LA FINE DI UN RAGAZZO
Foo Fighters – Everlong

Katzenjammer del 13 Novembre 2023
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Playlist del 13 Novembre 2023
Dua Lipa – Houdini
MGMT – Mother Nature
The Rolling Stones – Mess It Up
Achille Lauro – Stupidi Ragazzi
Cristiano Malgioglio, Bungaro – VITA PORNO
INXS – Beautiful Girl
The Streets – Troubled Waters
Lamb – Darkness
Goldfrapp – Strict Machine
Télépopmusik, Angela McCluskey – Breathe
Peter Gabriel – Solsbury Hill
Bat For Lashes – What’s A Girl To Do?
The Church – Under the Milky Way
The Cardigans – Erase / Rewind
Patti Smith – Dancing Barefoot
Carly Simon – You’re So Vain

Lettera aperta a Nicola Gratteri
Gentilissimo Nicola Gratteri probabilmente le sue parole sono state prese ed estrapolate dal contesto. Si sa, i giornali fanno così (brutti giornali! BRUTTI BRUTTI CACCA PUPÙ!!) ma ok…
Diciamo che a me della cultura cattolica mi frega il giusto, tipo niente. Mi frega di più della cultura civile, legale, quella che anche lei, in un certo senso, giudica non proprio benissimo nell’articolo*. Però c’è qualcosa che non mi torna. La sua sembra quasi un accusa ai giovani d’oggi, alla scuola d’oggi, alle famiglie d’oggi. Che si, avranno tutte i loro errori come genitorialità non adeguate o istruzione non proprio al passo con i tempi.
Ma possiamo dire che anche lo stato, la legge, la politica e la giustizia non è che sono il faro di luce in un epoca di oscurità? Se la pena non è certa, se le forze dell’ordine non sono sub-iudice ma al di sopra della legge (se qualcuno ha letto un riferimento alle assoluzioni per prescrizione del caso Cucchi, potrebbe aver letto bene). Se dobbiamo ancora rileggere dell’ennesimo caso di donna uccisa che aveva denunciato ma “non era stata creduta“. Se provvedimenti di condono, annullamento, rateizzazione, riduzione delle pene pecunarie sono oggetto di mercanzia elettorale e intrinseche in ogni legislatura, possiamo davvero dare colpa ai ragazzi?
Ho 45 anni, ho smesso di credere tipo a tutto. Legalità e giustizia sono un caso fortuito come lo scoccare della vita su questo pianeta, la politica è compromesso volto al nulla e, sopratutto, credo che essere furbi alla fine paga, non è per tutti, ma paga. Io, per esempio, ho pagato il condominio lasciato insoluto dal precedente proprietario di casa “perché non ne vale la pena fare causa, finiresti a spendere più soldi di quelli che riavresti…”, pago le tasse perché non posso fare altrimenti (da dipendente) e fino a pochi anni fa guardavo con schifo l’evasore.
Ma alla fine l’evasore fa bene, è il succo di questo paese, è il cuore pulsante dell’Italia che fa. Non siete voi paladini della legalità, non siete voi persone per bene. No. L’immagine che diamo, e che DOBBIAMO continuare a dare all’estero, è quella di un paese che s’arrabatta, che ci prova, casca e poi da la colpa a qualcun’altro. Che ruba, specula, sfrutta, che punisce il debole e premia il colpevole, che continua a chiamare Corona in televisione perché è lui l’esempio da seguire. Votiamo e continuiamo pure a votare l’amico del cugino del cognato, facciamolo. Disinteressiamoci che tanto alla fine “un modo si trova”. Sbattiamocene di tutto e di tutti e, se non possiamo, incolpiamo l’Europa, l’America, la scienza, la medicina, la religione.
Vivremo alla grande, sulle rovine di un paese, e di un mondo, che non si salverà.
Miro Barsa

Katzenjammer del 6 Novembre
Playlist del 6 Novembre 2023
casso, RAYE, D-Block Europe – Prada
Goldielocks, svegliaginevra – American Wedding
Ditonellapiaga – Fossi come te
Subsonica – Pugno di sabbia
The Clash – London Calling
The Chemical Brothers – Goodbye
Paramore, Wet Leg – c’est comme ça
The Vaccines – Sometimes, I swear
IDLES, LCD soundsystem – Dancer
Blink-182 – Dance with me
Underworld – Denver Luna
The Kills – Wasterpiece
Sleafords Mods – Under The Rules
Yeah Yeah Yeahs, Perfume Genius – Spitting off the Edge of the world
DJ Shadow – Ozone Scraper
The Chemical Brothers – The Sunshine Underground

Chemical Brothers ovvero 24 ore a Londra
A volte serve una spinta per fare delle cose che, tutto sommato, non sono neanche così difficili. Quindi ho avuto bisogno della spinta di Fernanda per prendere un biglietto aereo per Londra e un biglietto per il concerto dei Chemical Brothers all’O2 Arena. Si può partire sabato da Roma Ciampino e tornare Domenica sera, atteri a Stansted, prendi un treno, ti fai un paio di birre e un hamburger in un pub di quartiere, il The old nun’s head, molto amichevole e buono, poi riprendi altri efficentissimi mezzi e arrivi alla O2 Arena.
Vedi un concerto, riprendi sempre efficenti mezzi, fai finta di essere “uno raccattato per strada” e ti ficchi nella camera d’albergo già pagata, a The Lily Aparts, da Fernanda, il giorno dopo fai colazione in un graziosissimo posto multifunzionale il The rocket van coffee shop (si, un tantinello hipster), prendi un caffe a Covent Garden al Tuttons, fai un pranzo a base di sunday roast alla stazione di King’s Cross presso il Parcel Yard pub e poi riprendi l’aereo per tornare a casa.
Facile!
Poi la comodità dei mezzi, il fatto che non devi avere in tasca nient’altro se non delle carte di credito/debito funzionanti (e con dei soldi dentro che Londra non è economica) permettono nettamente un bel weekend, anche accompagnato da un sole, da temperature non troppo tremenda e dalla compagnia giusta.
Tutto bene direi, anche se la povera Fernanda doveva vedere il re Lear fatto da Kenneth Branagh a teatro e invece gli hanno annullato lo spettacolo un’ora prima (MALEDETTEO KENNETH!!) per supposti problemi di salute della compagnia… putroppo non è che una roba così la recuperi facile.
Il concerto dei Chemical è stato invece un successone. L’O2 Arena era piena, sono entrato alle 19 e c’era già il dj set a supporto di THSA. Concerto iniziato alle 21 precise e finito alle 23 con una precisione che potresti rimetterci l’orologio. L’acustica dell’arena è spettacolare, si vede tutto da ovunque, ci sono bagni, vie di fughe ampie, posti dove bere e mangiare, scale mobili, ascensori, la metro ci arriva quasi dentro, il personale è ovunque e pronto per ogni evenienza. Esattamente come i posti per suonare a Roma
“Esattamente come i posti per suonare a Roma”
Caffe e spazio multifunzionale The rocket van coffee shop
Dormire The Lily Aparts
Caffe Tuttons
Pub Parcel Yard pub