La provincia, Califano, le ore piccole

La provincia, Califano, le ore piccole

Era venerdì 24 settembre 2021, il calendario e i social ci ricordavano con forza il compleanno dell’uscita di Nevermind dei Nirvana 30 anni prima. Stesso giorno anche per Badmotorfinger e di Blood Sugar Sex Magik. Ovviamente di serate a tema ce ne erano parecchie, concerti, discussioni…

Per quanto riguarda me, ho fatto un’altra scelta e mi sono recato in provincia, a Colleferro. Anche per salutare varia gente e poi perché la provincia regala sempre serate particolari come il concerto tribute band del grande maestro Califano (il termine “grande maestro” e “punto di riferimento” verrà utilizzato dal cantante più e più volte durante la serata) il tutto nella meravigliosa cornice del cortile interno di palazzo DoriaValmontone. Il concerto è stato bello. La band, composta da parecchie persone, era formata da artisti di grande professionalità e bravura, peccato perché mi aspettavo un qualcosa di molto più trash. Ospiti d’eccezione come il sosia di Renato Zero (Daniele si nasce) e il corista che proprio bene bene non cantava ma va bene tutto. Il cantante che interpretava Califano perfettamente calato nella parte in tutte le sue sfaccettature. Non ho ben capito perché abbia chiuso il concerto con una sfilza di imitazioni di commentatori calcistici che ricordavano un poco una puntata di La sai l’ultima ma sarà stato l’entusiasmo del momento, chissà.

Il clima non ha proprio aiutato tantissimo: a fine settembre a Valmontone fa freschetto e un concerto che arriva fino alle 23:30 si fa sentire. 

 

Post concerto siamo stati accompagnati al ristorante Fiorello a Valmontone dove, fondamentalmente, ci siamo “ficcati” con la band a mangiare e bere. Il ristorante è bellissimo e particolarissimo, ne sentirete parlare. Poi si torna a Colleferro, e dopo qualche scatto sul luogo del delitto Monteiro, dopo essere fermati dalle forze dell’ordine per un parcheggio un poco azzardato, riusciamo a prendere un’ultima birra in zona Movida prima che tutto venga chiuso e sbarrato. Eh, si la gente la notte fa le cose brutte e quindi tutti a casa a dormire che l’ordine e il decoro è importante e questa è la parte polemica.

Si perché questi non sono concerti, fosse il tributo ai Nirvana o la cover band di Califano, stare seduti distanziati non è un concerto, è un palliativo di concerto. E ancora niente discoteche e ballo che per carità, troppo pericoloso e pieno di perdizione. Sono molto paziente con le normative, e posso anche capire l’estrema prudenza, ma ci sono molte attività molto più pericolose che hanno riaperto (hai detto mezzi pubblici?) mentre concerti, teatri, cinema, discoteche sono o chiusi o lavorano a mezzo servizio e va bene che ci abituiamo a tutto, ma che palle.

Il fine serata finisce al parco del castello a bere le Finkbrau e fare le ultime chiacchiere.

MiroAdmin