Lavatrici e condensatori

Lavatrici e condensatori

AVVERTENZA: questo articolo non è una guida su “come fare le cose”. È il racconto di un esperienza, se proprio volete cimentarvi in qualcosa di simile, abbiate accanto qualcuno che l’ha fatto prima di voi. 

Domenica 18 agosto.

La lavatrice ha deciso di non funzionare, gira ma poco. Più che girare il cestello “culla” i panni, di fare la centrifuga neanche a parlarne. A quanto pare questo comportamento esisteva già da un po’ ma del resto non è che io mi metta davanti la lavatrice a vedere se fa quello che deve fare. Questa era la situazione (vedi video)

Il motore non funzionante

Si capisce che il motore provi a fare qualcosa, tuttavia non c’è forza ed evidentemente qualcosa non funziona. In questo caso possono esserci due problematiche: il condensatore di spunto è rotto oppure il motore è morto. Il condensatore di spunto serve a sfasare la corrente di uno dei due avvolgimenti rispetto all’altra per ottenere un campo magnetico rotante all’avviamento. Infatti un sistema monofase può solo generare una coppia di campi magnetici uguali e rotanti in direzioni opposte, quindi non può generare coppia motrice allo spunto. Ovviamente questa frase potrebbe non significare nulla ai più, ma sappiate che un motore per girare ha bisogno di corrente che passi per i vari avvolgimenti come voci in controcanto all’interno di un coro. Dalla presa della corrente arriva una sola voce (diciamo due, una al contrario dell’altra) e per far girare un motore ne serve almeno un’altra in controcanto. Per questo c’è bisogno di un condensatore.

Il condensatore ha una capacità che si misura in Farad, dal nome dello scienziato Michael Faraday. Un Farad è tantissimo! Per cui in, ambito pratico, si usano i suoi sottomultipli: micro Farad (10-6 ), nano Farad (10-9 ), pico Farad (10-12 ). A che serve un condensatore? A talmente tante cose che non possono essere descritte in questo post, tendenzialmente un condensatore “accumula” energia, per cui, in prima battuta, un condensatore è un oggetto pericoloso. Un condensatore carico può darvi una scossa elettrica che può bucarvi un dito, una mano o darvi uno shock elettrico.  Sappiate che quei diavolo di taser che vorreste fossero dati a tutte le forze dell’ordine, dentro hanno dei condensatori che rilasciano la loro carica elettrica proprio sotto forma di scossa elettrica. Quindi mettere le mani su un condensatore, senza sapere che state facendo, significa rischiare la scossa di un taser addosso. 

 

Il condensatore da cambiare

Prima di scollegare un condensatore, e sopratutto il condensatore della lavatrice, vanno fatte delle operazioni che servono per la sicurezza.

  1. staccare la corrente della lavatrice
  2. staccare i tubi dell’acqua
  3. aprire il pannello per accedere al motore e infine
  4. ..trovare il condensatore

Il condensatore è un oggetto tubolare grande, non si può confondere, sta da qualche parte dentro la lavatrice e ad esso sono attaccati due fili. Con una pinza a becco, manico isolato, si staccano i fili e si provvede a mettere in corto il condensatore per scaricarlo, questo mettendo in contatto i due terminali con un cacciavite. Può fare una scossa, per cui, in buona sostanza NON PROVATE A CAMBIARE IL CONDENSATORE DELLA LAVATRICE, È PERICOLOSO, LO RIPETO.

Scaricato il condensatore e staccati i cavi, si può smontare e cercare il pezzo di ricambio. Se siete fortunati il valore del condensatore è scritto sul condensatore stesso (un numero solitamente con accanto delle lettere tipo㎋, ㎌,㎊). A volte non lo scrivono proprio per non farvelo cambiare, ma se sapete la marca il modello della lavatrice o, al limite, anche la potenza del motore, tendenzialmente un negozio di ricambi per elettrodomestici sa dirvi quale sia il pezzo di cui avete bisogno. Preso il pezzo, il cui costo può variare da pochi euro fino a una decina ventina di euro, basterà rimontarlo eseguendo la procedura al contrario. 

Dopodiché, richiusa la lavatrice, ricollegati i tubi idraulici dell’acqua e dello scarico, nonché riattaccata la corrente si può fare la prova. E questo, per quanto mi riguarda, è il mio risultato:

Costo del condensatore: 4 Euro. Un oretta di lavoro tra smontare e rimontare. Soddisfazione infinita. 

Ringrazio mio padre che mi ha insegnato a mettere le mani nelle cose e a mettercele in sicurezza. Che mi ha insegnato a riparare prima di ricomprare. Ringrazio i negozi di ricambi, tipo Ippoliti a Colleferro, che ancora aiutano e vendono i pezzi che servono. Ringrazio la fortuna e le mani che ho.

MiroAdmin