Piero Angela, liberismo e vincolo di mandato

Piero Angela, liberismo e vincolo di mandato

La scomparsa di Piero Angela ha toccato tutti. Chi della scienza si occupa, chi è appassionato, la gente comune e il tele-dipendente. Senza dubbio Piero Angela era uno bravo: da più di 50 anni in televisione, in Rai da prima che la TV esistesse. Una carriera poliedrica iniziata nel Jazz e finita come divulgatore scientifico. Ironico, serio, didattico, membro del Cicap negli anni ha creato ideato e condotto programmi anche sperimentali di divulgazioni scientifica. Ha portato in Rai il figlio, anche lui bravissimo divulgatore, a cui sono stati riconosciuti in maniera inequivocabile meriti e dati d’ascolto da brivido con argomenti fuori dalla televisione generalista.

La sua morte mi ha acceso una riflessione sulla politica, il liberismo, il monopolismo e altre cose collegate. Sarà che tra un mese ci sarà da votare, sarà che il sistema capitalistico liberista ha qualche falla, sarà che è Agosto e la mente vaga da sola o svalvola per il caldo.

Piero Angela era bravo, rimane il fatto che in televisione era una sorta di unico custode di quel tipo di argomentazioni, ruolo sicuramente meritato. La riflessione però è: oltre a Piero Angela, chi altro vi viene in mente che faceva divulgazione scientifica in Televisione? Giacobbo e i suoi misteri negli sgabuzzini delle fogne di Orte con l’attenzione all’operatore Omar? Direi di no. Cecchi Paone? Forse per un breve periodo si. Ma mentre potete citare più di un giornalista di cronaca, più di un giornalista sportivo, più di un presentatore o presentatrice, se si parla di divulgazione scientifica il nome è uno ed uno solo, ed è Piero Angela, o al massimo, il figlio Alberto (questo va letto con la voce di Vulvia / Guzzanti).

 

Se una persona è brava ce la vorremmo tenere e lasciarla al suo posto per più tempo possibile, se invece non è capace, o non ci piace, vorremmo andasse via o quantomeno non rimanesse per sempre. La deriva di questo ha portato a quelle cose tipo il vincolo di mandato proposto da un movimento politico, che in un epoca di disamore per la politica aveva forse un senso, ma a ragionarci a posteriori misà mica tanto. Se uno è bravo perché andrebbe mandato via per una norma un poco naïf? Non avremmo voluti molti anni di Pertini e pochi anni di Andreotti? E quindi in questa logica, se Piero Angela era bravo, perché mandarlo via o dare spazio ad altri?

Su questa stessa linea ho pensato a quanto il sistema economico attuale capitalista e liberista, favorisca la concorrenza, o almeno questa sia l’etichetta, ma poi questa concorrenza, che dovrebbe favorire il consumatore, in realtà non è applicabilissima.

Spesso si scontra con corporazioni e lobby (per rimanere in Italia tassisti contro Uber è solo la punta dell’iceberg) ma ancora peggio a volte si scontra con una impossibilità di applicazione. Mi viene in mente Google, colosso tecnologico che è in parte un motore di ricerca, ma con un business molto più ampio: inutile dire che Google funziona bene: cerchi e lui te lo trova, gmail funziona ed è una bomba, il servizio cloud è comodo e usabile, le sue mappe sono parte della nostra vita. Come faremmo senza Google? 

Solo che Google, pur lavorando in un sistema liberista concorrenziale, de facto è monopolista. Nessuno, al momento della stesura di questo post (agosto 2022) è in grado di competere con anche uno solo dei servizi di Google. Nessun altro motore di ricerca, nessun altro servizio di mappe, forse per le mail ma comunque poca roba. E non può farlo perché servono degli investimenti talmente alti che sarebbero impensabili, perché il regime fiscale più che agevolato che ha ottenuto negli anni (per colpa anche degli stati e delle loro amministrazioni economiche, sia chiaro) lo pone in una situazione di perenne vantaggio. La domanda quindi che mi è venuta è: ma non sarebbe stato meglio se ci fosse stato un alternativa a Piero Angela in televisione? Anche con taglio diverso per carità, non necessariamente la copia di Piero Angela. Non era forse Piero Angela il monopolio della divulgazione scientifica in televisione? 

 

In questa epoca moderna, purtroppo, dobbiamo per forza prendere le parti tipo squadre, per cui questa mia riflessione verrà vista come “SEI CONTRO PIERO ANGELA! ALLORA SEI NOVAX, UFO, RETTILIANI”.

Eh vabbè, me ne farò una ragione, ma non era questo il mio intento. Mi mancherà Piero Angela, il suo viaggio all’interno del corpo umano è stata una cosa impressionante, anche a rivederlo con gli occhi di oggi. I Dinosauri, la storia, la scienza spiegata da Paco Lanciani con una corda, un lenzuolo e un pezzo di vetro, i leoni e le gazzelle, le pillole di medicina di Super Quark. Spero ci sarà qualcun altro a prendere il suo posto, più di qualcuno, magari molti, magari molte. 

 

In fondo in televisione c’è più di un astrologo, magari è il caso ci sia anche più di un divulgatore scientifico.

MiroAdmin