Isole tremiti 2023

Isole tremiti 2023

Le isole Tremiti sono un posto meraviglioso, lo dico pur essendo partito per un fine settimana verso l’arcipelago con poche aspettative e anche sfiduciato. La visita di isole così piccole mi mette un poco di angoscia e aspettative verso il peggio: l’idea che ti rompi le palle, che siano un enorme piana di sassi, che tutto sia costoso, che non ci sia niente di niente da vedere, è sempre dietro l’angolo, ma fortunatamente le Tremiti hanno un discreto catalogo di cose a loro favore.

 

Anche in questa vacanza non poteva mancare Giacobbo e il suo intervento culturale…

 

L’arcipelago è formato da due isole San Domino e San Nicola, e poi da scogli, o poco più che scogli, dove davvero non ci sta niente di niente: il Cretaccio è una roccia nel mare,a Capraia c’è un faro abbandonato dagli anni 60 e basta, Pianosa è lontana e non ti ci puoi avvicinare perché protetta. San Domino invece è una bellissima pineta piena di odori, piccole case, viste mozzafiato, calette quasi-accessibili mentre San Nicola è a strapiombo sul mare con un solo micro-accesso al mare (escluso il porto). Ovviamente i monaci hanno abitato prima quest’ultima, ché così stavano protetti, ma negli anni 60 la logica ha detto: “ma che cazzo ci stiamo a fare qua, se davanti c’è un’isola meglio?” e quindi la maggior parte della popolazione si trova a San Domino, ma ovviamente stiamo parlando dell’estate, perché d’inverno non c’è nessuno. 

Le isole Tremiti sono costose? Si, inutile girarci intorno. L’albergo, eravamo all’hotel Kyrie, costa una discreta cifra per una sistemazione di tutto rispetto ma non è che sia un 6 stelle superior. C’è una piscina, il personale è disponibile e professionale, le camere sono ok. Ha un fascino come ha fascino il brutalismo di cemento armato anni 60 in parte mitigato dal colore bianco, ma la scalinata a vetri è veramente bella. Se ti piace sta roba ovvio. Per mangiare ci sono molti ristoranti a San Domino e alcuni a San Nicola e ci sono bar e un mini market. 

Si ma, che puoi fare alle isole Tremiti? Se fai immersioni dicono sia un posto fichissimo, quindi questo già varrebbe la pena, ma se non le fai, la cosa che assolutamente va fatta è la gita in barca, il modo migliore per godere delle calette, del mare, dei paesaggi, colori e tutto quel genere di cose belle delle isole. Noi siamo andati con Mare e Stelle. Il giro dura 4 ore, e ce ne sono uno la mattina e uno il pomeriggio. Riccardo è gentilissimo, professionale, bravo, gentile, la barca è comoda e l’aperitivo è gustosissimo 😀 Inoltre la prima tappa è “a Padre Pio” perché c’è una statua di Padre Pio a 15 metri, che io non ho visto, gli altri si e sono convinto ci sia ma se ci stanno 40 persone a smuovere sabbia e acqua, hai la maschera scura e non una grande resistenza di fiato, mi pare anche logico che non la vedi (e poi diciamocelo, bello ma anche sti cavoli…)

La gita in barca

Al ritorno dalla gita ci siamo fatti lasciare a San Nicola, per visitare l’isola, la chiesa e il monastero che è bello, in salita, e in ristrutturazione (almeno fino a settembre 2023). Vale la pena vederlo  ma non andate a mangiare una piadina confezionata, aka “la piadina della morte”, al bar Nazionale, potrebbe rimanervi sullo stomaco più di qualsiasi tipo di frittura che potreste mangiare al ristorante. Nei giorni della visita c’era anche un festival di musica, il Tremiti Music Festival, dove abbiamo ascoltato nell’ordine: 1) immancabili omaggi a Lucio Dalla, di cui ogni esercizio commerciale ha una foto visto che ci passava molto tempo e c’è pure casa sua, 2) abbiamo scoperto “che fine ha fatto Karima di Amici” va in tour a cantare canzoni di Burt Bacharac e 3) abbiamo ascoltato il progetto Post Atomic Zep, del sassofonista Francesco Bearzatti, che rifà i pezzi dei Led Zeppelin al sassofono ed erano veramente forti cavolo!

 

I Post Atomic Zep

Dove e cosa Mangiare alle isole Tremiti?

Abbiamo provato 3 ristoranti: L’altro faro ha una cucina buona ma con qualche punto da rivedere a nostro parere: gli spaghetti cozze e frigitelli hanno bisogno di più sapore di cozze e meno di friggitelli e la parmigiana di pesce ha bisogno di una spinta sul sapore del pesce. Tuttavia nel complesso buono, personale gentile e un punto in più per il  vino Falanghina del molise, cantina Madonna Grande veramente buono. Poi abbiamo provato Elio Fishbar & restaurant che mi dicono aver aperto da poco: il pesce è freschissimo e le preparazioni sono ottime sia la frittura alla Elio che i moscardini miele e pecorino. I crudi sono buonissimi. I cocktail li sa fare bene e poi c’è un gatto rosso che gira e intrattiene i clienti, quindi approvato alla grande. Infine per il pranzo dell’ultimo giorno siamo andati al gettonatissimo, sia per posizione che per posti a sedere, ristorante la Fenice che fa pizza, primi e secondi e sembra che possa fare tutto medio, invece il trancio di tonno era molto buono, la caprese vabbè… è pomodoro e mozzarella, per farla male, ci vuole più impegno su, e poi sono stati molto gentili a “inventare” una torta di compleanno con un babà.

 

 

hotel Kyrie

Gita in barca Mare e Stelle

Ristorante L’altro faro

Elio Fishbar & restaurant

Ristorante la Fenice

 

Contenuto speciale: lo showreel di Miro Barsa

MiroAdmin