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Sono Miro Barsocchi Quality Assurance software tester, ingegnere Elettronico e, per ridere, anche speaker radiofonico, attore, barman, surfer. Puoi trovare il mio curriculum vitae lavorativo, i podcast delle mie trasmissioni e altro nel menù.

Le ultime cose
L’ultimo fine settimana è stato pieno di eventi, cose da fare, commissioni e impegni. Oltre a un poco di gestione casalinga (riparare una serranda, svuotare mezza cantina, vedere materiali da costruzione) c’è stata anche una parte culturale e artistica. Innanzitutto Venerdì 14 Febbraio, invece di andare ad arricchire le già gonfie tasche della ristorazione romana (infiltrata o meno dalle organizzazioni criminali oppure dichiarante o meno i corretti redditi al fisco), ho recitato a teatro nello spettacolo “Cercasi” per la regia di Laura Jacobbi e l’interpretazione magistrale di Donatella che ha portato in scena questo monologo intenso, divertente e commovente presso il teatro Antigone. Lo spettacolo, già andato in scena a Dicembre, mi ha visto in una piccola parte, ed è stato bello e molto emozionante. Tra l’altro il ricavato è stato donato all’associazione MIR   Sabato ho visitato la mostra su Guglielmo Marconi. La mostra, organizzata in occasione dei 150 anni dalla nascita di Marconi, è dislocata in due luoghi: il Vittoriano e palazzo Venezia. La mostra è ben curata, le due sezioni sono ben distinte: il Marconi scienziato, e il Marconi uomo. I pezzi esposti sono molto belli, le descrizioni ben fatte e anche il catalogo è un bel libro da sfogliare. La nota negativa e che non si capisce da dove si entri! In pratica c’è questa mostra, ma al Vittoriano non c’è neanche un cartello che te lo dice. Questa cosa, unita ai meravigliosi lavori a Piazza Venezia dovuti al giubileo, alla metro e al PNRR, hanno fatto si che l’entrata del museo del Vittoriano è da tutt’altra parte rispetto a dove ti aspetti. Poi la gentilezza del personale Romano, unita alla massa informe di turisti e al traffico, non ti fanno capire che: per entrare devi salire tutte le scale del vittoriano, pagare un biglietto, vederti per forza buona parte del museo del risorgimento (dotato di pregevolissimi pezzi come la dentiera di Tizio o il pettinino da tasca di Caio) scendere delle scale e finalmente entrare nell’esposizione. Stessa cosa per palazzo Venezia dove vedi la mostra su Marconi, ma poi per uscire ti tocca comunque tutta una serie di gallerie di cocci cinesi, austriaci, pezzi in rame, sculture neoclassiche, la sala del balconcino del Duce da dove ora vedere la più grande GRU presente in Italia. Gru lì situata per fare sta ca@@o di fermata della metro “Piazza Venezia” che non vedremo mai…   Domenica mattina ho donato il sangue (e rinnovo l’invito a tutti e tutte a farlo). In serata ho partecipato a Selenemanete 2025 presso l’Asino che vola. La manifestazione in ricordo di Selena Palma il cui incasso verrà utilizzato per finanziare un assegno di ricerca a lei intitolato. Se volete potete anche contribuire con un bonifico SANES ONLUS Iban: IT70R0832703232000000002030 (BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI ROMA) Causale: Donazione per Selena Palma Quest’anno la manifestazione si è svolta in maniera diversa, ma sempre con tanta musica di ottima qualità (mi permetto di segnalare il duo leopardvjolet, Leo di Dante e Jole Canelli veramente bravi). Qualche chiacchiera tra amici, cattiverie e birette come sempre. Grazie ancora alla famiglia Palma, agli artisti e all’Asino che vola!     Associazione MIR:  L’associazione MIR è un’ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE iscritta all’Albo delle Associazioni di Promozione Sociale (no profit) della Regione Lazio (Assessorato alle Politiche Sociali e Famiglia), con sede a Roma, costituita il giorno 12 giugno 2010 (Festa del Cuore Immacolato di Maria) da una coppia di sposi e da una coppia di giovani fidanzati. L’associazione è nata per offrire una risposta CONCRETA ad alcuni dei problemi che affliggono le famiglie e le persone più deboli, svantaggiate e spesso vittime di esclusione sociale come i minori e i diversamente abili. RITENIAMO FONDAMENTALE vivere in prima persona la solidarietà e la carità verso i più poveri e i più deboli, agendo nella quotidianità, dedicandoci soprattutto a progetti che hanno al centro dell’azione i bambini (anche quelli che ancora devono nascere !) e le loro famiglie, che in quest’epoca di crisi, vivono disagi, preoccupazioni e difficoltà psicologiche, sociali e materiali che richiedono un aiuto per essere superate. Guglielmo Marconi, vedere l’invisibile [...]
Forse le festività 2024-2025 sono state tra quelle più intense e dense: non solo un natale pieno di incontri e sorprese, non solo un capodanno super divertente a Firenze, ma anche una befana in Abruzzo veramente meravigliosa. Soggiorno a Pescara da Cristina, dove si arriva comodamente con l’autobus che ci mette poco, è comodo e, eliminato il bambino che all’andata ascolta musica discutibile e video inutili a tutto volume, consente anche la lettura di libri, tipo quelli che ti hanno regalato a Natale. Che ho fatto? Ho mangiato al Ristorante Margherita: pranzo con specialità tipiche, un antipasto più che abbondante e la Mugnaia con ferfellone, che è proprio un ottimo primo (e consiglio anche gli Anellini alla pecorara). Una passeggiatina, qualche altro giretto, il giorno dopo un aperitivo da Gatsby, un cocktail bar con buoni taglieri e pinse forse un poco troppo secche. Tutti a nanna? Manco per il cavolo perché spinti da non si capisce bene quale forza (sento una forza dentro che nenanche io so come, cit.) ci spariamo 3 gin tonic alla Distilleria Clandestina dove hanno dei gin molto particolari. Dopo qualche centinaio di sigarette, passeggiata a casa, dormita e il giorno dopo si riparte per Roma. Nel frattempo insieme a Fernanda, abbiamo anche montato un mobile. Perché c’è bisogno di ricambiare l’ospitalità anche mostrandosi utili. Grazie a Cristina, Daniela (ancora Auguri!!), Andrea, Giuseppe, Carmela, Eliana che è venuta a salutarci, e ai loro amici che abbiamo incontrato, con i quali abbiamo passato del tempo, scambiato chiacchiere, cavolate e ottimo tempo. Grazie a tutte e tutti! Aiuta Mirobarsa a sopravvivere, e ascolta la sua trasmissione Katzenjammer su www.radiocittaperta.it ogni lunedì dalle ore 20 in diretta Ristorante Margherita, Via Piave 93/95, Pescara  Gatsby, Via Cesare Battisti 85, Pescara Distilleria Clandestina, Via Goito 14, Pescara Flixbus [...]
Organizzati per il capodanno in maniera veloce e efficiente come sempre, avevamo deciso di passarlo nei pressi di Firenze tra gli amici di zona, alla scoperta di tutte le loro abitazioni, dei sentieri nei dintorni di Calenzano, di incontri di pastori e di nobili. Avevamo deciso di mangiare in casa, vedere il discorso del presidente, gli show di fine anno e cantare al Karaoke. Avevamo programmato tutto quello che poi, effettivamente, abbiamo fatto e ringrazio Antonella, Francesco, Simone e Eugenia per l’ospitalità e anche per averci concesso non solo di dormire da loro, ma anche di lavorare (sempre viva le possibilità del telelavoro).     Abbiamo scoperto che dentro al dolce Francese tipico della befana ci si mette una statuina di ceramica e chi la trova è il re del giorno (no, non si mangia anzi ti ci puoi rompere i denti). Abbiamo imparato a caricare una lavastoviglie e riparato una Geberit®. L’unica cosa che non abbiamo progettato è stata la notizia della morte di Paolo. Ho poche parole per descrivere il senso di smarrimento, la tristezza, l’assurdità della situazione. Perché Paolo Bevegnù non era solo un cantautore che abbiamo seguito, Paolo era uno che conosci. Potrei citare i ricordi insieme, i racconti, i suoi modi di fare… ma ora che senso avrebbe? Non sarà certo la condivisione dei momenti personali a rendere meno duro questo dolore. Spulciando su questo sito potreste ritrovarlo in alcune foto, sappiate che dietro ognuna di quelle foto ci sono stati dei momenti insieme di condivisione.  Ciao Paolo e mannaggia il cazzo  [...]
C’è una cosa che ho capito: la camera frontale del mio cellulare è di infima qualità, ma alla fine oltre alle foto, la cosa migliore è vivere i momenti. Come quello del natale in cui si rivedono amici che tutti insieme è raro trovarli. Antevigilia di tutto rispetto con precena da Carlo, cena da Margherita con pizza che andava scaldata un poco meno, e la compagnia di Simone. E poi tutti a rischiare la patente per una reunion dal titolo “anni 90 scansate!”: oltre al sottoscritto, Margherita e Simone arrivano Denise, Matteo, Carlo e Giandomenico. Foto di rito al “pisellone di città” e tutti a dormire. La vigilia, il natale e i giorni a seguire Vigilia da Gino con tutto il gota del paese, ma con l’assenza del sindaco occupato nelle celebrazioni Giubilari. Nel post cena, 4 superstiti si fanno un drink al Movida. Il 25 giornata di cinema con la visione del bel film “Il conclave” e poi giochi nuovi, che tocca mettere musica in base a situazioni (e capire pure di chi sia il turno, perché Dua Lipa a me non sembra una “canzone da primo ballo del matrimonio“) e la conferma tradizionale del Trivial Pursuit con l’aggiunta della modalità (ancora non del tutto regolamentata) dell’aiuto da casa quest’anno nella forma di Angelo Fagiolo e di Giandomenico. E per concludere il tutto, il 28 presso il teatro comunale di Cave, concerto di Paolo Bevegnu e del trio Poemas do Mar che fanno Fado (musica tradizionale Portoghese) cantata da una cantante di Ischia. Si esatto: il 28 dicembre ho sentito un trio di Fado con cantante campana, a Cave. Poteva essere questo il trionfo dell’assurdo? Ma ovviamente no, perché dopo il concerto ci siamo imbucati al compleanno di Ale Sgritta, mangiando torta e prosecco, e tra i suoi amici, Margherita, ha rincontrato una sua ex-collega dell’Università di Foligno.  https://www.mirobarsa.com/wp-content/uploads/2024/natale-2024-out.mp4 Grazie a Fernanda, Simone, Franceschino, Giorgio, Eleonora, Daniela, Ilaria, Francesca, Margherita, Denise, Matteo, Carlo, Giandomenico, Valentina, Franceschina e Massimo Giorgi, Emiliano de Carolis (della proloco di Cave) e Andrea “Frengo“. Un grazie anche  alle chiacchiere dense di risate, di gossip e cattiverie. [...]