Giordania 2023
Viaggio in Giordania, ufficialmente Regno hascemita di Giordania. Ci sono andati tutti, c’è andata mia madre (che fa categoria a sé), ci vanno gli influencer, i finti influencer, i wannabee, e quindi andiamo a vedere che ci sta in questo paese che conta 10 milioni di abitanti.
La Giordania è un bel posto, il deserto è bellissimo e occupa gran parte del paese da sud fino ad Amman, capitale della nazione e città alquanto caotica e diversa dal resto. C’è un senso di sicurezza e accoglienza come in pochi paesi: è molto più pericoloso prendere la metro a Roma. C’è del turismo ma a Gennaio è bassissima stagione per cui anche arrivare a Petra (che è il posto per cui ci va il 99% dei turisti), non è come stare a in piazza S.Marco a Venezia con 300mila turisti. Certo è freschino, direi anche freddo, ma è anche normale che a Gennaio faccia freddo. Si mangia molto bene, con piatti tipici della cucina araba: felafel, hummus, pane arabo, pollo, spezzatini vari di pecora, manzo e molte verdure del luogo che sono buonissime e super saporite (i pomodori sono spettacolari!).
La storia racconta di un posto di passaggio, di scambi, di merci e di carovane. Di dominazioni e fortezze. Di povertà, di possibilità e di grandissima dignità. È economica la Giordania? Si e no… mangiare si mangia anche con 3 euro, ma il Dinaro Giordano è forte (a gennaio 2023, un dinaro stà a circa 1,40 euro, ed è stato anche più forte nel passato) e alcune cose si pagano, per esempio l’affitto dell’auto. Però ci sono anche dei servizi meravigliosi come il Jordan Pass che si compra prima e dà diritto all’entrata in tutti i siti archeologici, oltre a fornire anche il visto d’entrata nel paese. Cose che in Italia sarebbero impensabili…
Che giro abbiamo fatto?
Che giro abbiamo fatto? Siamo atterrati a Aqaba, località famosa per le immersioni nel mar rosso, abbiamo affittato una macchina, visitato e dormito nel deserto del Wadi Rum, visto Petra, Karak con il suo castello, fatto la muffa al resort sul Mar Morto, visto la città di Madaba con i suoi mosaici e infine una veloce visita ad Amman e ripartenza.
Guarda le foto! E poi sotto c’è anche il diario di viaggio che merita una letta.
Diario di viaggio della Giordania 2023
Giorno 1
Arrivo ad Aqaba e sistemazione all’albergo Taj Hotel con passeggiata sul lungomare, castello, bandierone e visione del sito di ayala. Cena a Al Mohandes Cafeteria: hummus con le noci e altra frutta secca, felafel e the
Giorno 2
In macchina fino al deserto del Wadi Rum e visita organizzata con il Wild wadi rum tour. Nel deserto visita a Lorenz spring, duna di sabbia, canyon, archi di roccia, fungo di roccia, iscrizioni. Pranzo nel deserto con zuppone di verdure patate e cipolle fatto da Ali. Cena nel campo con riunione di beduini che parlavano, in arabo tra loro, di questioni del campo oppure di Henry e Megan (ma forse più la prima). Poi notte in tenda, che fa freddo ma freddo freddo e bisogna dormire tutti completamente sotto le coperte
Giorno 3
Colazione con biscotti al sesamo e ripartenza dal campo. Pausa nel mezzo del deserto per scambio della lista spesa tra pickup e poi verso Petra. Sistemazione in hotel Town Season hotel e acquisto di 2 shawarma al pollo e patate fritte con salsa all’aglio. Visita a Petra dall’ingresso principale fino al palazzo della fanciulla e ritorno (3 ore e mezza e non abbiamo fatto le tombe ma le abbiamo viste da sotto). Svenimento in hotel
Giorno 4
Visita alla Piccola Petra poi da lì abbiamo preso lo shuttle Pick up per arrivare fino al Monastero, strada da dietro che è lunga e faticosa, ma meno che farsi gli scalini da sotto. Qui la scena di migliore unione tra tradizione e modernità è il tizio sull’asino che con la cassa bluethoot attaccata all’asino stesso, ascolta Gangsta’s Paradise a tutto volume. Per riprendere la macchina abbiamo preso un passaggio da due tizi “caratteristici” che ci hanno caricato abbusivamente su una jeep sgangherata, si sono fermati a metà strada a prendere un non ben identificato pacchetto (che era identificato e come dai…) e poi ritorno in albergo. Cena al ristorante Sajiat Al Janoob che è buono ma buono buono buono!! Consigliati i due piatti a base di pollo. Al ristorante abbiamo chiacchierati con signora anzianotta americana che viaggiava da sola, lei era probabilmente ebrea, visto che era venuta a Israele per un barmiztwa e poi s’è detta “ma dopo tutta sta strada ora prendo e riparto per l’america? Mi pare una cazzata” e così era passata in giordania a vedere il posto e ci ha consigliato la visita a Madaba.
Giorno 5
Guidato fino al castello Al Karak. Pranzo con zuppa di lenticchie e felafel al chioschino davanti l’entrata del castello dove il bimbo c’ha regalato una piccola bandiera-sciarpa giordana. Visita al castello, che è molto grande e visita al museo. Acquisto cartoline (speriamo che arrivino), scrittura delle stesse e the. Viaggio fino al Mar Morto per sistemazione al resort Movenpick, siamo passati attraverso la landa della verdura, infine serata con cena in albergo e svacco in camera.
Giorno 6
Ultimo giorno, guidato fino a Madaba con passaggio al monte dove Mosè ha visto la terra promessa. Visita a Madaba: chiesa, casa bruciata, chiesa degli apostoli. Pranzo frugale al chioschetto con felafel e hummus e signore che aveva viaggiato 5 volte negli usa e 7 in Canada e nipote a Napoli e proprietario del chioschetto che dorme appoggiato al bancone stesso. Poi visita alla cittadella di Amman e volo per il ritorno
Link utili
Jordan Pass per visitare tutti i posti
Taj Hotel hotel a Aqaba
Al Mohandes Cafeteria ad Aqaba, un posto per mangiare a pochissimo
Wild wadi rum tour Tour organizzato nel deserto
Town Season hotel hotel a Petra, personale gentilissimo, ottima sistemazione
Sajiat Al Janoob ristorante a Petra
Movenpick Mar Morto hotel sul mar morto