La Trota: ci rincontriamo dopo 8 anni

La Trota: ci rincontriamo dopo 8 anni

La Trota è un ristorante che si trova a Rivodutri. 2 stelle michelin, l’unico bistellato Michelin con cucina di pesce d’acqua dolce o di lago. Un unicum come pochi, con una cucina raffinata, bella, piacevole e che non può che incuriosire tutti. Perché il pesce d’acqua dolce non è nelle nostre corde, perché siamo circondati dal mare e quindi orate, tonni, spigole, scampi, seppie vanno bene. Ma già luccio, tinca, carpa, pesce gatto …bhe non sono molto frequenti nei nostri piatti. Figurarsi nei ristoranti.

Figurarsi nei ristoranti stellati. Ero già stato a La Trota nel 2014 e sinceramente neanche ricordo se al tempo avesse una, due o zero stelle. Ma che importa? L’importante e che cosa ho mangiato, come e se l’esperienza ne è valsa la pena.

Come prima cosa devo dire che io di 8 anni fa non sono la stessa persona di oggi. Sopratutto da un punto di vista di posti e di ristoranti provati. L’attitudine bocca di fregna è diventata sempre maggiore per cui ciò che 8 anni prima ho reputato un menù eccezionale e probabilmente la cosa più buona mai mangiata, oggi l’ho vissuto con sensazioni e giudizi diversi. 

Ora starete pensando: ecco qua, ora ci dice che faceva schifo…

E no! la cucina è buonissima, i piatti sono bellissimi, curati nei sapori, nei colori (la zuppa Aspio, cavolo rosso e cumino è una gioia degli occhi). Ma a maggior ragione con più esperienza mi rendo conto della difficoltà di lavorazione di una materia prima che è ostica, a volte di poco sapore (come l’Aspio) a volte troppo saporita a difficile (la carpa e l’anguilla) a volte molto più saporita di un corrispettivo di mare, come è per i gamberetti. E qui scopro e riscopro l’arte in cucina dei cuochi de La Trota. 

Un lavoro di arricchimento dei sapori con profumi buonissimi, un alleggerimento e addomesticamento delle parti fangose dell’anguilla e della carpa che fanno paura. Tutte le materie prime a chilometri, se non metri, zero.

Grande classico gli spaghetti “capelli d’angelo” cotti al momento con il brodo. Ottimi gli spaghettoni ai gamberi. Il piatto migliore della serata, come nuova scoperta, è stato probabilmente l’anguilla con infuso di crescione e kiwi. 

i capelli d’angelo cotti al momento

 

Il servizio è professionale, coinvolgente e sempre divertente. Il. menù degustazione vale tutti i soldi che chiede ed anche divertente con la sua parte di quiz-scoperta sui dolci-non-dolci alle verdure finali. La Zuppa di agrumi, gelato di olive nere della Sabina, cioccolato bianco al sale ripieno di mango è una gioia riscoperta (già assaggiato nel 2014), meno incisivo invece il nuovo dolce con fragole, meringhe e non ricordo cos’altro…(eh oh, sono sempre uno che beve quasi 2 bottiglie a cena). 

Il menù è bellissimo e puoi portarlo via, infatti è un foglio di carta con semi di fiori di campo che puoi piantare. Un’idea originale e bellissima. Piccola nota sul vino: il gewuztraminer preso (scarpe toste, del Lazio) non andava, a dire il vero, benissimo con il menù, meglio il capolemole di Carpineti che però abbiamo preso come seconda bottiglia. Peccato, ma anche questo fa parte del gioco: a volte si beve benissimo, a volte si prova un vino ma non si abbina con la cena. 

 

La Trota

Menù degustazione marzo 2022

  • Speck di tinca (ma potrei sbagliarmi), rafano e zuppa di zucca
  • Aspio, cavolo rosso e scorzonera
  • Pesce gatto, mandorle, mela
  • Zuppa di tinca con passaggio speziato e capelli d’angelo
  • Spaghetti, gamberi di torrente, uova di salmerino
  • Anguilla, infuso di crescione e kiwi
  • Dolci:
    • Zuppa di agrumi, gelato di olive nere della Sabina, cioccolato bianco al sale ripieno di mango
    • Quella cosa con le fragole, le meringhe e non mi ricordo che cosa…
  • Quiz di verdure
  • Cioccolatini e caffè

140 euro vino escluso

Riguarda le foto del 2014

MiroAdmin