Turania in moto

Turania in moto

Un weekend nell’alto Lazio in moto. Una tre giorni di Pasqua tra borghi, mangiare, agriturismo e tante belle curvette per gli amanti delle gite in moto. L’occasione è data da una Smart Box che, continuo a pensare, siano il male moderno dei regali (insieme ai buoni Amazon): sono il simbolo della pigrizia e della poca conoscenza del festeggiato/a, scaricano il barile della scelta su chi riceve il pacco e, spesso, gli incastri tra i giorni in cui usare la smart box, dove andare, i vincoli di persone, i vincoli di “questo è incluso ma questo no” rendono il tutto un accollo non da poco. 

Questa volta l’agriturismo Ferramosca si è rivelato più che all’altezza, un bel posto a gestione familiare con camere semplici ma comode, confortevoli e con accessi anche per disabili. Una buona cucina di materie prime veramente buone e un piccolo spaccio dove comprare confetture, marmellate, passate e conserve.

Sabato

Partenza da Roma, autostrada A24 e uscita a Vicovaro Mandela. Si sale passando per Licenza, Orvinio e si arriva all’Agriturismo Ferramosca. Una piccola passegiata a Collalto Sabino con una bellissima mostra fotografica di Angelo Novi. Poi via a posare le valigie, pranzo a menu fisso con fettuccine panna, funghi e salsiccia, grigliata di carne e dolce buonissimo (la millefoglie spaziale!). Poi un pomeriggio di niente, tipo che dormi che alla fine sei in vacanza mica devi per forza fare 10mila cose.

Domenica

Si riprende la moto e via per un giretto completo il giorno di Pasqua. Passaggio a Castel di Tora, un bellissimo borgo incastonato sul Lago del Turano, di nuovo in moto verso Poggio Moiano, Scandriglia e visto che l’ora è quella del pranzo, vediamo che c’è a Montorio Romano, e a Montorio c’è il ristorante Pizzeria a Corte.

Ristorante Pizzeria a Corte

A Pasqua menù fisso, ma meno male che c’era un posticino per sedere, che in molti ristorante non c’era proprio possibilità di mangiare. Il menù fisso prevede antipasto all’Italiana con salumi e formaggi, la coratella (grande classico della Pasqua), fettuccine funghi e asparagi selvatici, ravioli ricotta e spinaci al sugo di pomodoro, un ottimo abbacchio perfettamente cotto e saporito. Crostata di ricotta, una simil-pastiera (poco simil eh… ), vino a volontà, caffè e amaro. 45 euro. Prezzo giusto e gusti ottimi sotto tutti i punti di vista. Consigliato.

Da Montorio la strada del ritorno può essere facile, oppure difficile. Quindi ho scelto la via difficile (traduzione: Google Maps ha scelto la via difficile) ovvero una strada di campagna, sterrata e anche molto dissestata fino ad Orvinio. Ha messo alla prova le capacità di guida, ma grazie sia alla moto (se avete una stradale non ci neanche provate) sia ad una ritrovata lucidità nonostante il vino del pranzo, siamo riusciti a tornare all’agriturismo senza cadute o problemi. Ed è stato anche divertente.

I segreti dell’alto Lazio

Lunedì ritorno a Roma, coperta da una spessa coltre di sabbia del Sahara tanto per intossicare un poco i polmoni e zozzare le auto.

MiroAdmin