Archivio degli autori

Katzenjammer del 5 Febbraio 2024

Playlist di Katzenjammer del 5 Febbraio 2024

 

Taylor Swift – Cruel Summer
Justice, Tame Impala – One Night/All Night
Dolly Parton, Måneskin – Jolene
Cosmo – Troppo forte
The Black Keys – Beautiful People
The Smile – Friend Of A Friend
La Crus, Colapesce, Dimartino – Come ogni volta
Ex-Otago – Quando Sono Con Te
Subsonica – Cani Umani
Paolo Benvegnù, Brunori Sas – L’oceano
La Municipàl – Giacomo
Lily Allen – Not Fair
Tre Allegri Ragazzi Morti – Occhi bassi
Casino Royale – Crx
Mumford & Sons, Pharrell Williams – Good People
Massimo Volume – Le nostre ore contate

MiroAdmin

Katzenjammer del 29 Gennaio 2024

Scaletta di Katznejammer del 29 Gennaio 2024

Ariana Grande – yes, and?
Fulminacci – +1
Till Lindemann – Entre dos tierras
Liam Gallagher, John Squire – Just Another Rainbow
Subsonica – Universo
R.E.M. – Oh My Heart
Green Day – Bobby Sox
Vasco Brondi – Un segno di vita
The Smashing Pumpkins – Today
Marlene Kuntz – Nuotando Nell’Aria
The Darkness – Love Is Only a Feeling
Moloko – The Time Is Now
Moby – Natural Blues
Lana Del Rey – Cola
Guns N’ Roses – November Rain
Céline Dion – It’s All Coming Back to Me Now

MiroAdmin

Thailandia e Laos

DISCLAIMER: questo post è lungo e ci sono molte foto, ho cercato di ridurre, ma per 15 giorni di viaggio ho fatto il possibile

La Thailandia e il Laos sono due paesi profondamente diversi e divisi dal fiume Mekong (sì proprio quello dei film sul Vietnam). La Thailandia è un contrasto continuo dalla modernità di Bangkok alla bellezza paesagistica di Ko Samui, dalla ricchezza dei grattacieli e degli hotel (dove si possono vedere anche concerti Jazz) alla semplicità dei mercati di strada, dalla religiosità dei templi alle nottate nei locali di Drag Queen. Una città nelle mie corde per uno come me ingordo di megalopoli. Tuttavia, in maniera quasi inaspettata, sono rimasto anche molto affascinato dalla bellezza del Laos.

Il Laos è un paese semplice, i grossolani direbbero povero, dove la storia dei bombardamenti Americani dal 1963 al 1974 ha profondamento segnato il suo sviluppo (e se non iniziate la visita del Laos dal Cope center state sbagliando tutto). Per visitare il Laos, serve un visto che si chiede qui. Bellezze naturalistiche Impressionanti come le cascate a Luang Prabang, i campi di riso, il fiume Mekong ti accompagnano insieme ad una popolazione tranquillissima e gentilissima il cui motto è “No rush, you are in Laos“. È un paese estremamente economico dove ha messo le mani la grande Cina e la cosa si vede. Del resto se l’abbiamo fatto noi occidentali con altri paesi in via di sviluppo, perchè stupirsi delle mire espansionistiche cinesi, il cui risultato più evidente è la ferrovia? Nella Nella sua piccola semplicità il paese è bellissimo e da tornarci, visitatelo e vivrete un’esperienza unica (sperando di vederlo prima che diventi la provincia bassa dell’impero del dragone).

Qui sotto c’è il mio diario di viaggio, con piccole note di colore per ogni giorno. A fondo di questo articolo i link a tutte le cose utili per un viaggio simile al mio. Prezzo totale a persona circa 2300 Euro (Gennaio 2024) considerate però che, almeno in due posti, eravamo ospiti.

Grazie a Fernanda che organizza le cose meglio di qualsiasi persona al mondo, grazie a Jacqueline e Gianpiero, Jacob e Keng per l’ospitalità. Grazie a Joy la cantante Jazz, al giapponese pazzo, ai genitori in visita e a tutte le persone incontrate a caso e con le quali abbiamo anche solo scambiato uno sguardo. È stato meraviglioso.

Bangkok – Thailandia

12 gennaio
Partenza da Roma su aereo della Qatar Airways con le telecamere che inquadrano fuori (che è fichissimo) e tantissimi film, scalo a Doha

13 gennaio
Arrivo alle 6.50 del mattino a Bangkok e invece del taxi prendiamo il mezzo più economico della Thailandia ovvero il bus (dentro c’è il bigliettaio) per arrivare a casa di amici che ci ospitano e che hanno un Bed and Breakfast. Arrivo a casa e passeggiatina a parco Lumpini con iguane, tartarughe rigirate, airone e vecchi che fanno Thai Chi, al parco ci siamo arrivati con il servizio di motorino-taxi e il casco è opzionale ;-). Taxi per tornare e power nap contro il jet lag. Al tramonto un bagnetto in piscina. Cena al Bangkok seafood per poi saltare su un Tuktuk per l’hotel Firefly dove c’è l’ultimo concerto jazz di una amica di quelli chi ci ospitano.  La serata poteva finire lì, invece inaspettatamente è proseguita al grido di “Andiamo a ballare? ANDIAMO A BALLARE!” Quindi qualcuno prenota un minivan super tamarro e via verso il The stranger bar a vedere le Drag Queen. La compagnia è fatta da un Colombiano fidanzato con un Lucano, un Americano, una ragazza Ungherese, un’altra mezza Ungherese e mezza Tailandese (se non ho capito male), una Cinese e un Giapponese completamente fuori di testa. Dopo lo spettacolo di Drag Queen, delle bottiglie di prosecco e di tequila prese dal giapponese pazzo e pieno di soldi, ci siamo poi mossi al banana bar. Vista la piega della serata, le ore mancate di sonno, ad un certo punto siamo scappati senza salutare nessuno che è una cosa che “si fa” ma noi da popoli mediterranei la vediamo come un’onta e un errore imperdonabile

14 gennaio

Sveglia lunga causa hangover, bus verso Grand palace visita guidata gratuita organizzata dal tempio stesso e fatta da una simpatica signora che non è proprio comprensibilissima quando parla. Tempio Wat Poh, il Budda steso, il tempio del massaggio e Wat Arun con barchetta per attraversare il fiume. Bevuto un cocco e dell’ottima canna da zucchero spremuta.

15 gennaio

Tramite tripguru abbiamo visitato Ayutthaya (Palazzo estivo dei reali e templi). Eravamo insieme a 2 australiani, un americano che veniva da un paese di 150 persone e una americana che lavorava per la FDA. Il clima era ottimo con una dolce brezza, parecchie scolaresche e delle siepi a forma di elefanti e animalini. Pranzo sul fiume e visita ai tempi: Wat Mahathat, Wat Phra Sri Sanphet, Wat Chaiwatthanaram, Wat Yai Chai Mongekhon. La guida, la signora Mook, era un treno di entusiasmo, nozioni e felicità. Raccomandatissima. La sera abbiamo visto la serie thailandese Love and Destiny perchè non capivamo come mai c’era una marea di persone vestite con vestiti tradizionali a farsi le foto Instagram dentro sti templi e pare che sia proprio per sta serie dalla quale si è scatenato delirio di selfie in costume storico. Considerate che ci stanno i negozietti che li affittano proprio per farsi le foto Instagram. Prima di andare a letto filmetto “La mappa delle piccole cose perfette“.

 

 

Vientiene e Luang Prabang – Laos

16 gennaio

Mattina a Bangkok per comprare francobolli e poi giretto in alcuni centri commerciali. Pennichella e aereo per Vientiane (Laos) arrivo in serata, passegiata lungo il Mekong al mercato notturno con acquisto di un bellissimo costume da drago, birette e salsicce laotiane. 

17 gennaio

Visita al Cope visitor center che racconta la storia dei bombardamenti devastanti degli americani e di come si sta cercando di dare un futuro alle persone che tutt’oggi rimangono mutilate a causa di tutte le bombe a grappolo inesplose nel paese. Templi Wat Si Muang e Wat Si Saket, pranzo presso Le cattitude cafe con molti gatti e visita al Pha That Luang (il simbolo del Laos). Bagnetto in piscina e cena

18 gennaio

Treno per Luang Prabang, a pranzo abbiamo mangiato in un micro chioschetto Toast Kitchen shop con una salsiccia e riso perchè avevamo pochi soldi, visita al palazzo reale (molto bello) biretta sul Mekong, cena al night market, giro sulla penisola e gintonic all’albergo Fides Boutique Hotel.

19 gennaio

Cascate Kuang Si, butterfly park con torta di mele e caffè, allevamento di Bufali Lao Buffalo Dairy con degustazione di formaggi (rivedibili) e gelato (molto buono). Pranzo al Nakhoun Cafe e visita al negozio fabbrica di carta Nalongkone shop.

20 gennaio

Giro della penisola (Luang Prabang è su una piccola penisola) e visita del tempio Wat Mahathat e poi nella zona più turistica lungo l’altro fiume Nam khan, passaggio al tempio dove non siamo entrati e poi paninetto da Zurich Bakery, treno per il ritorno a Vientiane. Cena a Poysian BBQ e chiacchierata bordo piscina.

21 gennaio

Brunch avocado toast da Cabana, Buddha park e piscina al sapore di cocktail Tom Collins, cena casalinga a base di riavioletti al vapore.

 

 

Ko Samui – Thailandia

22 gennaio – 24 gennaio

Aereo con scalo a Bangkok e poi via per Koh Samui dove già l’aeroporto è costruito come un villaggio vacanze. Molto mare, un poco di mal di schiena, passeggiate nel borgo e cene con pesce arrosto al Samui Aussie o all’Onion (questo migliore tra i due) con aragoste, seppie, grigliata di gamberi giganteschi e pannocchie di mare. Pernottamenti al Kings Garden Resort un hotel tranquillo, senza troppe luci, discoteche o ecomostri, direttamente sul mare. Raccomandato anche questo

25 gennaio

Bangkok con cena per compleanni internazionali e poi partenza all’alba per una 17 ore di ritorno 



Cibo in Thailandia e Laos

Il cibo in Thailandia e Laos in parte si assomiglia: c’è parecchio uso di cose stufate, ma gli piace anche molto mettere di tutto sulla brace. Il Pad thai, piatto tipico Thaliandese è molto buono, ma sono sicuro che non riuscireste a distinguerlo da un qualsiasi riso del ristorante cinese (e invece è diverso). Viene usato molto riso, tanto riso, non ce la faccio più a mangiare riso… ne hanno più di cento varietà. Il pesce in Laos è importato, ma nei posti di mare in Thailandia può essere fresco, molto fresco e molto grande (essendo oceano). Le uova in Laos sono spettacolari, il Mango sticky rice è una droga pura come dolce, il caffe del Laos è tra i più buoni del mondo (e no, non ho preso l’espresso).

Sulla Qatar Airways danno da mangiare cose piuttosto buone: Frittata funghi e besciamella, Pizza verdure e paninetto pollo, dolcetti e sorbettini

Al Bangkok seafood abbiamo mangiato gamberi crudi, maiale, aragosta, e il mango sticky rice

Al night market di Luang Prabang ad un chiosco in mezzo alla strada abbiamo mangiato spiedini di verdure, spaghetti presi con le mani, laotian pancake e l’uovo alla laotiana.

Al Nakhoun Cafe, che ha una bellissima vista su una risaia, abbiamo preso un’insalatona, salsicce e zuppa di verdura e il più buon caffè mai bevuto. 

 

Link utili per la Thailandia e il Laos

Qatar Airways

Richiesta visto per il Laos

Bed and Breakfast a Bangkok

Bangkok seafood (ma si sta spostando, almeno a Gennaio 2024)

The stranger bar spettacoli di Drag Queen

Banana bar altro locale

Tripguru organizzazione visite guidate

Cope center centro di visita e informativo sui bombardamenti in Laos

Le cattitude cafe caffè a Vientienne

Fides Boutique Hotel Hotel a Luang Prabang

Kuang Si cascate

Lao Buffalo Dairy allevamento di bufale che fanno pure la mozzarella

Nakhoun Cafe ristorante caffè

Nalongkone shop negozio e fabbrica di carta

Zurich Bakery bakery dal sapore molto occidentale

Poysian BBQ barbeque a Vientiane

Cabana caffè con ottimi toast all’avogado

Buddha park un parco con statue varie, un poco strane

Kings Garden Resort hotel a Koh Samui

Samui Aussie ristorante con ottime grigliate

Onion altro ristorante con ottime grigliate

 

MiroAdmin

Katznejammer dell’8 Gennaio 2024

Scaletta di Katznejammer dell’8 Gennaio 2024



Sophie Ellis-Bextor – Murder On The Dancefloor
La Femme – Sur la planche
Subsonica – Mattino di Luce
Green Day – One Eyed Bastard
Royal Blood – Supermodel Avalanches
Paola & Chiara – Solo Mai
Eugenio In Via Di Gioia – Lentiggini
The Jam – Town Called Malice
Rahill, Beck – Fables
Blondshell – Olympus
Daniela Pes – Carme
Radiohead – Creep
The Smashing Pumpkins – Bullet With Butterfly Wings
Green Day – Good Riddance
The Killers – Mr. Brightside
Jeff Buckley – Hallelujah

MiroAdmin

Mostre al palazzo delle esposizioni

Insieme alle amiche Marghe, Deni e Valentina, sono andato al palazzo delle esposizioni a Roma. In quel giorno c’erano 3 mostre (più una, quella sulle monete, che non abbiamo visto): Don McCullin, Boris Mikhailov e infine la mostra MACCHINE DEL TEMPO curata dall’INAF. Don McCullinBoris Mikhailov sono due fotografi, molto diversi tra loro, McCullin è fotografo di guerra (principalmente) con una meravigliosa predilizione per il bianco e nero, che spesso è molto più nero che bianco e tale scelta è perfettamente adatta al tipo di foto che fa. Boris Mikhailov fotografa un’Ucraina del passato, ma con un tocco artistisco dal fortissimo accento “blocco sovietico”. Tra i due ho preferito il primo, ma valgono entrambi la pena. 

Poi c’è la mostra Macchine del Tempo, che descrive l’osservazione dello spazio tramite telescopi e radio telescopi. Tale osservazione è un viaggio nel tempo, visto che più in là guardiamo e più lontano nel tempo si sta osservando (da qui il nome della mostra, se non l’avevate capito). La mostra, a dirla tutta, non è una di quelle meravigliose. Ha cose carine come una grafica 8-bit molto simpatica, i visori ocolus (ne funzionano 2 su 10 previsti eh…ve lo dico), due videogame e un flipper, ma per il resto c’è tanto testo, c’è troppo testo, su dai amici dell’INAF…ma chi se le legge tutte quelle didascalie? Forse con una visita guidata pure pure, ma dopo un po’ uno si rompe, c’è poco da fare. Anche perché non è che l’osservazione del cosmo con tecniche tipo radiotelescopi o interferometria, siano molto facili da seguire sui pannelli.

Ci sono delle simpatiche cose per fare foto, che è tutta una moda moderna, e sta cosa consente di fare foto molto stupide. E questo ci piace tanto. 

Poi in questa raccolta c’è una foto dell’auditorium, perché la sera prima ero al concerto di Max Gazzè all’auditorium. Concerto bello ma la bigliettaia poteva rendersi conto che se il biglietto ce lo faceva 3 minuti dopo, non pagavamo la prevendita (tipica cosa da “you have only one job”)

Potremmo aver visto il promo del nuovo film di Wes Anderson, oppure aver fatto gli scemi sulle scale del palazzo delle esposizioni. Lascio al lettore la decisione tra le due possibilità*

video di V.Griner

MiroAdmin

Un problema di Performance (con soluzione!)

C’è un detto che gira tra coloro che lavorano con il codice e che programmano: “Per quanto riguarda l’ottimizzazione di codice, non fare mai ottimizzazione di codice!” di questo stesso detto ne esiste una versione seguente che recita “Per quanto riguarda l’ottimizzazione di codice, non fare ottimizzazione di codice ORA”. L’idea alla base di questi detti è quella di non sprecare tempo e fatica nel fare ottimizzazione di codice quando, molto probabilmente, non hai ancora individuato se ne hai bisogno e se quello che stai ottimizzando è davvero cruciale. 

Per quanto riguarda l’ottimizzazione di codice, non fare mai ottimizzazione di codice

Un tipico esempio è minificare i file javascript e css, zippare il codice html di una pagina per ridurne la dimensione, ma poi arriva qualcuno e ci mette un immagine da 80 Mega non ottimizzata. Quindi anche se hai risparmiato 5Kb di file, l’immagina da 80Mega fondamentalmente distrugge tutto.

Alla radio dove ho una trasmissione (e sono anche responsabile tecnico) hanno un sito www.radiocittaperta.it e non mi sono mai trovato nella situazione di dover ottimizzare qualcosa: l’hosting dedicato e le soluzioni di cache del CMS non hanno mai mostrato colli di bottiglia del caso. 

Tuttavia c’è una funzionalità che ha dato del filo da torcere: il sito aggiorna in tempo reale il titolo della canzone in onda, l’immagine associata  e il programma in onda. Queste informazioni sono sparse su più fonti diverse: il titolo viene dal fornitore di streaming, il programma in onda è conservato sul database, l’immagine viene salvata sull’hosting del sito prendendola dalle API di Spotify. Per far si che le informazioni siano aggiornate costantemente quello che fa il sito (ma anche l’app) è chiamare un endpoint ogni 3 secondi. Immagino esistano anche modi più moderni e ottimizzati per fare questa cosa, ma il caro vecchio polling funziona da sempre. 

Il problema di chiamare un API ogni 3 secondi non è tanto nella chiamata, ma nel fatto che tale chiamata porta con se tutto il contesto, compreso il database e, per ogni chiamata, viene fatta una query per sapere che programma stia andando in onda. Non è micidiale, ma se siamo in parecchi sul sito e tutti sono fermi ad ascoltare e vedere la pagina, questo significa che per ogni utente, ogni 3 secondi, viene tirata su una connessione e viene fatta una query. E sta cosa non va benissimo, rallenta il sito e (a volte) lo rende inaccessibile con un errore del tipo “MOD_FCGID: CAN’T APPLY PROCESS SLOT PHP

Come si risolve questo problema ?

Ovviamente esistono numerose soluzioni: si potrebbe pensare di usare un database veloce, per esempio un noSql, oppure creare una tabella ottimizzata sul database MySql, ma ho preferito usare le conoscenze che ho acquisito durante una conferenza in Germania. Lì infatti, ho ascoltato un talk in cui si diceva che, nonostante una sfiducia generalizzata, spesso l’utilizzo di file di testo è la soluzione migliore e anche la più veloce. Questo perché hard disk e modi di accesso alle informazioni mantenute come file, possono essere anche molto, molto veloci.

Per questo ho impostato la creazione di un file di cache locale, con le informazioni salvate come testo:


{
title: "KATZENJAMMER con MIRO BARSA",
thumb: "https://www.radiocittaperta.it/wp-content/uploads/2020/09/KATZENJAMMER-IMAGE.png",
show_podcastfilter: "katzenjammer",
url: "https://www.radiocittaperta.it/shows/katzenjammer-con-miro-barsa/",
day: 4,
start: "10:00",
end: "12:00",
category: "0",
song: "Pink Floyd - Whish you were here",
cover: "https://www.radiocittaperta.it/wp-content/uploads/2020/09/wish-you-were-here.png"
}

Come gestisci l’aggiornamento titolo o programma in onda?

Per il titolo la cosa è piuttosto semplice: quando lo speaker aggiorna il titolo, allora viene aggiornato anche il file di cache sul sito. Questo perché il titolo della canzone in onda non arriva da un posto magico, ma è inserito a mano dallo speaker di turno, ad ogni cambio canzone. 

Per il programma in onda invece ho usato cron di wordpress, che ogni 15 minuti fa la query e aggiorna il file con i dati reali. 15 minuti è un tempo ragionevole e poi, di base, l’idea è che le trasmissioni cambino all’ora o’clock, o (al massimo) al 30esimo minuto. Quindi ogni 15 minuti è più che sufficiente.

Come leggi le informazioni?

Questo è facilissimo, con una chiamata ajax direttamente dal sito (o con una chiamata dall’app) viene richiesto il file statico, per esempio in questo modo:


var proxyURL = "https://www.radiocittaperta.it/mystaticfile.json";
jQuery.ajax({
     type: "GET",
     cache: false,
     url: proxyURL,
     async: true,
     dataType: "json",
  success: function(data) {
      applyTitle(data)
  },
  error: function(e) {}
})

Non entro nel merito della funzione applyTitle di base si preoccupa di aggiornare titolo, immagine e trasmissione in onda.

MiroAdmin

A performance problem (and a solution!)

There is a saying among those who work with code”When it comes to code optimization, never do code optimization!” of this same saying there is a following version that states “As far as code optimization is concerned, don’t do code optimization NOW”. The idea behind these sayings is to not waste time and effort doing code optimization when, most likely, you have not yet identified whether you need it and whether what you are optimizing is crucial.

When it comes to code optimization, never do code optimization

A typical example is minifying javascript and css files, zipping the html code of a page to reduce its size, but then someone comes and publishes an 80 Mega non-optimized image. So even if you saved 5Kb of files, the 80Mega image destroys everything.

As regards the radio website, www.radiocittaperta.it, I have never found myself in the situation of having to optimize something: the dedicated hosting, the caching solutions implemented within the CMS in use, the manageable traffic, have never shown bottlenecks of the case.

However, there is one feature that has given us a hard time: the site updates in real-time the title of the song on air, the image associated with that song, and the program on air. This information is spread across different sources: the title comes from the streaming provider, the broadcast program is stored on the site’s database, and the image is saved on the site’s hosting by taking it from Spotify’s API. To ensure that the information is constantly updated, the site (but also the app) does is call an endpoint to receive updated information every 3 seconds. I guess there are more modern and optimized ways to do this too, but good old polling has worked for years and I know it quite well.

The problem of calling an API every 3 seconds from the browser is not so much in the call, but this call brings with it the whole context including the database and, for each call, a query is made to know which program is on air. It’s not deadly, but if there are several of us on the site, and everyone is still listening and seeing the page, this means that for each user, every 3 seconds, a connection is pulled up and a query is made. And this isn’t very good, it slows down the site and (sometimes) makes it inaccessible with an error like “MOD_FCGID: CAN’T APPLY PROCESS SLOT PHP

How is this problem solved?

There are numerous solutions: you could think of using a fast database, for example, a NoSQL, or creating an optimized table on the MySql database, but I preferred to use the knowledge I acquired during a conference in Germany. There I listened to a talk in which it was said that, despite a general mistrust, the use of text files is often the best solution and also the fastest. This is because hard drives and ways of accessing information kept as files can also be very, very fast. For this I set up the creation of a local cache file, with the information saved as text, the information is formatted like this:


{
title: "KATZENJAMMER con MIRO BARSA",
thumb: "https://www.radiocittaperta.it/wp-content/uploads/2020/09/KATZENJAMMER-IMAGE.png",
show_podcastfilter: "katzenjammer",
url: "https://www.radiocittaperta.it/shows/katzenjammer-con-miro-barsa/",
day: 4,
start: "10:00",
end: "12:00",
category: "0",
song: "Pink Floyd - Whish you were here",
cover: "https://www.radiocittaperta.it/wp-content/uploads/2020/09/wish-you-were-here.png"
}

 

How do you handle updating the title or program on air?

For the title the thing is quite simple: when the speaker updates the title, then the cache file on the site is also updated. This is because the title of the song on air does not come from a magical place, but is inserted manually by the speaker on duty, at each song change. For the program on air, however, I used WordPress cron, which runs the query every 15 minutes and updates the file with the real data. 15 minutes is a reasonable time and then, basically, the idea is that broadcasts change at the hour o’clock, or (at most) on the 30th minute. So every 15 minutes is more than enough.

How do you read the information?

This is very easy, with an ajax call directly from the site (or with a call from the app) the static file is requested, for example like this:


var proxyURL = "https://www.radiocittaperta.it/mystaticfile.json";
jQuery.ajax({
     type: "GET",
     cache: false,
     url: proxyURL,
     async: true,
     dataType: "json",
  success: function(data) {
      applyTitle(data)
  },
  error: function(e) {}
})

I won’t go into the merits of the basic applyTitle function, which takes care of updating the title, image, and broadcast.

MiroAdmin

Natale 2023

L’aperitivo da Gino (Club della Roma) un cenone diverso ma buonissimo, molti malati ma nessuno grave, una macchina che doveva essere pronta a ferragosto ma che non è neanche stata portata da Babbo Natale, un poco di raffreddore, partita a Trivial Pursuit e le solite lamentele per l’edizione vecchia del gioco. 

 

MiroAdmin